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Wednesday, June 29, 2005

In Spagna un esperimento di ingegneria sociale

Devo ammettere che non conosco a sufficienza il modo in cui Zapatero ha introdotto in Spagna i matrimoni gay. Però faccio fiducia a quello che in questi anni è stato il lavoro di 1972, ai suoi documentati e onesti reportage. Le sue argomentazioni in merito mi convincono. Ne avevo parlato qui. Non credo che i matrimoni gay di per sé minaccino il matrimonio e la famiglia tradizionali e l'ordine sociale, o che segnino la decadenza morale della nostra civiltà. Le ritengo preoccupazioni medievaliste che risentono di un approccio religioso. Mi preoccupa invece la tendenza all'omologazione per legge delle diversità. Perseguita in primo luogo attraverso la "pulizia" linguistica della legge. Vi vedo una concezione etica dello Stato di segno opposto a chi vorrebbe negare qualsiasi riconoscimento alle unioni di fatto.

Un altro fatto oggi, sempre via 1972: «La guerra non ci piace? Basta eliminarla dal dizionario. Sono meravigliosi questi socialisti spagnoli»:
Defense minister Jose Bono yesterday backed the possibility of removing the three references to the word "war" from the Spanish constitution before Parliament's defense committee. Leggi tutto
Questo uso della "pulizia" linguistica nasconde un riflesso, un istinto, quasi una tentazione, a intraprendere la strada dell'edificazione per decreto di una società migliore, ideale, abitata da un "uomo nuovo". Naturalmente non credo che se ne rendano neanche conto i socialisti spagnoli di Zapatero, ma sono oggi artefici di un esperimento di ingegneria sociale, che Hayek avrebbe chiamato socialismo "scientista". Elites politiche e burocratiche, affette da "razionalismo costruttivista", credono possibile progettare sulla carta una società migliore, più giusta, ideale, in una parola "nuova", e implementarla per legge.

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