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Wednesday, June 08, 2005

A me il bollito non piace, meglio l'arrosto

Lo attaccano e lui si difende così. Enzo Biagi esce dall'ibernatore, ne combina subito una e scatta la difesa corporativa con il solito editoriale non firmato (di Mieli dunque) sul Corriere della Sera. Al centro della polemica questa imperdibile e profonda analisi dell'anziano cronista con 60 anni di carriera alle (s)palle.

Biagi si lancia nel fare di Berlusconi una macchietta da avanspettacolo (sport comune e facile a tutti), per una volta però l'ironia è rancorosa e non da educanda lessa-palle (per fortuna direi). Gli scagnozzi del premier reagiscono in difesa del boss. Il Cav. ribadisce il suo cattivo giudizio su Biagi. E allora? Che c'è di male? E' stata forse violata la libertà di stampa? Biagi è stato denunciato, querelato, minacciato, arrestato? Non mi pare, continuerà a scrivere bel-bello sul Corriere nazional-popolare. Il premier è criticabile, lo si può sfottere, lo si è fatto ed è giusto farlo, ci piace anche. Un giornalista, seppure di chiara fama, non è anch'egli criticabile, non lo si può sfottere? No, ci sono sempre i "perbene" che lo difendono gridando al linciaggio (?).

Ci provo subito. Biagi è un pessimo giornalista. Sì, qualche cronachella l'ha tirata fuori tempo fa, stile scorrevole e amabile anche se non proprio asciutto, ma è uno che ti racconta un paese che non esiste, quello della sua vecchia zia. E' noioso, a me fa lessare le palle, è bollito da decenni e cerca di insaporirsi con l'aroma più scontato: un po' di ironia anti-berlusconiana. Solo che non è né Santoro né Luttazzi, è uno da pensionare e la Rai lo ha fatto, troppo tardi e male ma lo ha fatto. Punto, nessuno scandalo.

Ovvio, è la mia opinione.

2 comments:

Anonymous said...

ottimo, segnalo.

Anonymous said...

Letto, approvato e sottoscritto!