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Tuesday, June 14, 2005

Ma la 194 no, quella no! Ultimi aggiornamenti

Grazie a Herakleitos.
Non vi voglio male, però mi tocca informarvi.

Enrico La Loggia (FI):
«Si può cominciare ad aprire una riflessione sulla Legge 194. Vedo, e sono certo di non essere il solo, una forte ripresa di quei principi e di quei valori che sono a fondamento della religione cattolica e che sono alla base del nostro vivere civile».
Maria Grazie Sestini (FI):
«Discutiamo per cambiare la 194, in qualche modo. Il primo articolo della legge 40 è in contrasto con la legge 194».
Vogliamo spostarci un po' più a destra?

Alessandra Mussolini (Alternativa Sociale):
«Sono favorevole a una revisione della 194 atta a garantire la tutela della donna e il feto».
Riccardo Pedrizzi (AN):
«Esprimiamo soddisfazione e apprezzamento per l'iniziativa annunciata dal ministro della Salute, Francesco Storace, di istituire una commissione ministeriale con lo scopo di capire come è stata attuata, finora, la legge 194».
Maurizio Ronconi (UDC):
«Dopo il fallimento del referendum, ora bisogna adeguare la 194».
Roberto Fiore (Forza Nuova):
«Il pronunciamento del popolo italiano impone di abrogare le leggi abortiste».
Harry, qualcosa da dichiarare sui referendari che da beceri propagandisti tiravano in ballo la 194? Forse siamo già un po' al di là del proposito di «applicare la 194 in ogni sua parte». E forse a tirarla fuori in campagna non sono state le sirene, ma Buttiglione, Gasparri e Pedrizzi.

Detto questo, la tua analisi ha il merito di cogliere degli elementi di realtà, cui accennavo in questo post, che spiegano la pesantezza della sconfitta, ma non convincono del fatto che sia stato un errore battersi contro la legge 40. Potrei snocciolare anch'ìo le numerose «violenze verbali» all'indirizzo dei referendari, o la battaglia, questa sì ideologica, imperniata sul baratro che avrebbe aspettato la nostra civiltà dopo l'eventuale vittoria dei "sì". Quando cercavamo di spiegare la ragionevolezza dei quesiti, portavate il dibattito sull'uovo e la gallina, sui mostri dell'eugenetica. Quando cercavamo di annodare le fila politiche dei referendum, ci accusavate di "pensiero unico". Gran parte della stampa era con noi, sì, ma le tv ammiraglie con voi, la Chiesa con voi, tutti i partiti con voi, la campagna l'hanno fatta solo i Ds.

8 comments:

Anonymous said...

Ma no, JimMono che dici, ci siamo inventati tutti noi. Anche quelle dichiarazioni sono frutto della nostra fantasia.
E comunque per capire cosa accadrà non bisogna sentire il parere dei parlamentari, ma di Ruini. Il cardinale dice che non vuole toccare la 194, ma ha dato il permesso di fare qualche modifica alla legge 40.

Anonymous said...

Anche Daw ha le sue ragioni: Ruini ha detto che non si tocca, quindi non si tocca. Per ora.

Siamo mica in uno Stato laico, noi!

Saluti

Anonymous said...

io sono contrario all'aborto per motivi demografici più che per motivi etici. Ciò detto, per me ognuno può fare come vuole.

Però non vedete una contraddizione nelle vostre posizioni (io ho votato sì al referendum, sempre perchè non mi viene in mente di imporre ad altri le mie idee): se al fronte del sì non piace una legge, è lecito abrogarla. Se invece è il fronte della "reazione" che vuole cambiare una legge, allora questo passo non si può fare.

Salvo ragioni morali (noi siamo il bene, loro il male) a me sembra di vedere basi abbastanza deboli nel vostro ragionamento...

aa

Anonymous said...

Sottoscrivo aa ed aggiungo.
Nessuna paura. Le donne potranno tranquillamente continuare ad abortire senza problemi (?) ... sic

Mi viene in mente la Bonino che quando si propose aiuti economici alle donne che volevano abortire si incazzò come un'ape (Astrolabio)

Anonymous said...

A dire che era in gioco un quinto referendum, quello sulla 194, fu la Bonino: a voler essere pignoli dovremmo ora dare seguito a questa sua improvvida affermazione... :-)

Comunque, caro F., che dopo la sbornia referendaria si dica quel che si vuole: le dichiarazioni dei singoli non sono la linea della maggioranza. La 194 non sarà abolita (anche se non si capisce perché sia vietato aprire dibattiti sull'argomento...), semmai sarà applicata in toto (è ciò che auspichiamo): come ho già avuto modo di dire più volte, l'applicazione piena della 194 sarebbe la vera rivoluzione. Non era e non è negli intenti del fronte pro-life abolire la 194. Oltretutto la Mussolini e Fiore nemmeno sono nella maggioranza, né siedono in Parlamento e la loro opinione vale come quella di Emma Bonino.

Ciao,

harry

Anonymous said...

PS: tranne Udc, Lega nord e Udeur (briciole, come puoi intuire), i partiti schierati totalmente per il "sì" erano Ds, Pdci, Verdi, Prc, Sdi, Psi, Pri, Rep. europei, Radicali. Fi, An e Margherita erano ufficialmente per la "libertà di coscienza", una formula che è servita a preservare il "sì" di una parte di classe dirigente di fronte alla posizione quasi totalmente contraria dell'elettorato. Sulle televisioni, mi pare che, rispetto all'art. 18, l'informazione delle televisioni di Stato, di La7 e di Mtv (queste due nettamente schierate) sia stata massiccia: non c'era giorno in cui non se ne parlava. Alla Radio Rai idem. Idem a Rai International, tv di sinistra, che però non ha impedito a quei pochi italiani all'estero che hanno votato di schierarsi per il no addirittura con un 40 per cento! Tutta Hollywood-Cinecittà, come si conviene alle battaglie liberal, era con voi. A noi è rimasta una Coulter-Fallaci. Ciampi vi ha pure fatto il favore di votare domenica all'alba. Avevamo la Chiesa, ma, come ha sempre detto Pannella stesso, la Chiesa non ha più nessuna presa sulla società italiana. Tant'è che Storace ha perso malgrado l'appoggio della Cei.

Ciao,

h.

Anonymous said...

Fatta salva la libertà della donan di abortire, aiuti psicologici ed economici a donne che per la loro condizione tendono ad essere a rischio (ragazze madri, disoccupate, studentesse...) mi sembra una cosa talmente pacifica che non bisognerebbe neanche discuterne, èuna strategia win win, se alla fine la madre accoglie il figlio sono tutti contenti, la madre che ha una persona in più da amare, il figlio che campa e lo stato che con un piccolo investimento iniziale si trova quasi sicuramente un contribuente in più e risana i conti dell'imps.
Eppure a dire queste cose si passa per reazionari, bah, al massimo sono tematiche un po' di sinistra, e invece finirà che se le ciuccia tutte An e quell'aerea là del parlamento.

Anonymous said...

permettete una parola. Seguo la blogosfera italiana da quando esiste sul sito del Foglio il link a Wittgenstein. Questo media diretto e "povero" mi aveva fatto sperare che il giornalismo potesse finalmente ricominciare da capo. Un mese di cagnara-a-reti-unificate dopo,i blog del bel paese mi ispirano tanta fiducia quanto la sua carta stampata. Da nessuna parte leggerete mai alcuna mia combattuta opinione,a me non piace ricoprire la parte nè dell'indignato,nè del profeta della morte dei blog: semplicemente,vi chiedo per quale motivo li si dovrebbe ancora seguire quando non offrano più alternative al tradizionale lavoro di redazione partigiana già disponibile.