Ma la Farnesina incoraggia Mosca nel percorso di «normalizzazione» intrapreso in Cecenia
Come preannunciato, ieri è stata pubblicata l'intervista rilasciata dal Segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, a Novaya Gazeta, il giornale su cui Anna Politkovskaya, la giornalista russa uccisa a Mosca il 7 ottobre scorso, pubblicava le sue inchieste contro il Cremlino e sulle atrocità commesse in Cecenia.
Sabato scorso, la Rice, durante la sua visita a Mosca, ha voluto incontrare il figlio della giornalista uccisa e il direttore del giornale. Anna Politkovskaya «era un'eroina per molte persone, un simbolo del miglior giornalismo indipendente», ha detto la Rice. «Si è battuta per quanto di più prezioso ci sia nel giornalismo, cercare di arrivare alla verità ad ogni costo». «Non siete soli nella vostra battaglia», è il messaggio lasciato dalla Rice ai giornalisti di Novaya Gazeta.
Il Segretario di Stato ha fatto sapere ai colleghi e al figlio della donna che gli Stati Uniti hanno chiesto alle autorità russe inchieste accurate sull'uccisione della Politkovskaya ma anche sui casi dei 13 giornalisti scomparsi negli ultimi sei anni in Russia, e di adoperarsi per consegnare i responsabili di questi delitti alla giustizia.
Bernard-Henri Lévy, in un articolo uscito oggi sul Corriere della Sera, ha proposto che l'Ue si faccia promotrice di una commissione d'inchiesta internazionale sull'assassinio della Politkovskaja, simile a quella istituita dall'Onu sull'omicidio di Rafik Hariri in Libano.
1 comment:
Già! mai fatto parte della FNSI che sciopera velatamente a comando di Prodi e Fassino
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