Pagine

Thursday, October 12, 2006

Draghi affonda la Finanziaria

Prodi solo e disperato al comando.

Si affida troppo su nuove entrate e poco sui tagli alla «spesa corrente», sulla quale invece sarebbe «necessario intervenire in modo strutturale». Più tasse nel 2007. Puniti gli operai "single". Il Tfr all'Inps crea problemi alle imprese. Necessario alzare l'età pensionabile

Il Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi ha espresso il suo parere sulla Legge Finanziaria Prodi-Padoa Schioppa durante l'audizione di questo pomeriggio davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Bocciatura impietosa su tutti i fronti, o quasi, e vediamo adesso cosa s'inventano il gatto e la volpe.

Tra l'altro, toccati tutti i punti già affrontati da quel tavolo dei volenterosi demonizzato in modo ignobile e stalinista da Prodi e Fassino. «Soli noi? La mia impressione è che a essere solo sia Romano Prodi, solo con la sua Finanziaria e la sua preoccupazione di fermare il tavolo dei volonterosi», ha commentato Capezzone. «Quando le battaglia sono giuste si vincono anche se si perdono...», se ne è uscito Nucara.

Ma torniamo a Draghi:
«Apprezzabili alcuni aspetti fondamentali della manovra: lo sforzo per accrescere la dotazione di infrastrutture, la riduzione del ricorso a condoni e sanatorie, l'impegno a contrastare l'evasione e l'elusione fiscale, la riduzione dell'Irap, che peraltro deve rappresentare solo un primo passo».

Tuttavia, «in un'ottica di medio e lungo termine presenta alcuni aspetti problematici», perché «la correzione, in termini netti, è affidata interamente ad aumenti delle entrate» e «lascia sostanzialmente invariate nel 2007 le spese correnti», mentre, ha sottolineato il Governatore, sarebbe «necessario intervenire, con misure di carattere strutturale su tutti i principali comparti».

E' Draghi a dirlo, non i liberisti selvaggi, «la pressione fiscale nel 2007 potrebbe aumentare dello 0,5%».

E su chi si abbatte la mannaia di Visco? Sui «ricchi»? No, sugli operai.

E' sempre Draghi a portare come esempio l'aggravio fiscale sugli operai dell'industria. Nel 2005 un lavoratore dipendente del settore industriale «guadagnava una retribuzione lorda media pari a 23.100 euro. In assenza di carichi familiari, con la nuova struttura dell'Irpef a parità di reddito nominale questo lavoratore risparmierebbe in termini di imposta circa 60 euro l'anno», che si riducono a 10 a causa dell’aumento dei contributi previdenziali. Ma «valutando anche l'impatto del drenaggio fiscale sul prelievo dell’Irpef» l’effetto complessivo «è un aggravio del prelievo tra il 2006 e 2007 di circa 120 euro». Solo in presenza di coniuge e due figli, invece, il peso fiscale calerebbe di 230 euro.

Draghi ha inoltre fatto presente che il trasferimento del Tfr all'Inps «può creare problemi di liquidità alle imprese, soprattutto per quelle di minori dimensioni». Inoltre, ha sottolineato che sono «necessarie misure per aumentare l'età di pensionamento» e che «la quota di risparmio destinata nel nostro Paese alla previdenza complementare è modesta».

2 comments:

Anonymous said...

<< la base economica dell'italia è costituita dal sistema socialista
dell'economia e dalla proprietà socialista degli strumenti e mezzi di
produzione, affermatisi in seguito alla liquidazione del sistema capitalista
dell'economia, all'abolizione della proprietà privata degli strumenti e mezzi di
produzione e all'eliminazione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo >>.

mamma li draghi!!!

ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

però non basta, perché la gente queste cose non le sente. i tg non raccontano tutto quello che combina il centrosinistra, non solo la finanziaria, e quindi la gente è all'oscuro di tutto.
se sapesse farebbe crollare il parlamento!
sto raccogliendo le news, perché si possano diffondere. se vuoi attingere alla raccolta o integrarla vai sul mio blog