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Thursday, February 16, 2006

Il Parlamento europeo approva la ormai ex-Bolkestein

Dopo due anni dal varo in Commissione, la cosiddetta direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi nei paesi dell'Ue è stata approvata oggi dal Parlamento europeo (394 voti a favore, 213 contro e 34 astensioni), ma con un testo, frutto del compromesso fra i due maggiori gruppi, PSE-PPE, profondamente mutato da quello di partenza. Ora quindi tornerà all'esame del Consiglio europeo e poi di nuovo all'assemblea di Strasburgo per il secondo passaggio. Esclusi dalla liberalizzazione i servizi bancari e finanziari, trasporti, porti, servizi sociali, sanità pubblica e privata, audiovisivi, giochi d'azzardo, agenzie per lavoro temporaneo, sicurezza. Cioè, praticamente una direttiva di liberalizzazione dei servizi esclusi tutti i servizi!

Il PE ha deciso inoltre che le leggi che il prestatore dei servizi dovrà rispettare sono quelle del paese dove opera e non dello stato di origine dell'azienda, come prevedeva il testo originario dall'ex commissario olandese Frits Bolkestein. «Abbiamo completamente ribaltato la direttiva Bolkestein, l'abbiamo fatto in un'ottica sociale in favore dei paesi membri», ha dichiarato la relatrice, la socialdemocratica tedesca Evelyne Gebhardt: «Da testo neoliberale è diventato un progetto della gente». Che vergogna, un testo neoliberale :-((

La Commissione europea ha espresso «soddisfazione», mentre per quanto riguarda il voto delle forze politiche italiane, il centrosinistra si è spaccato tra riformisti e sinistra massimalista, a favore Ds e Margherita, contro i Comunisti italiani e Rifondazione; ma anche l'attuale maggioranza di governo ha votato in tre modi diversi: a favore Forza Italia e Udc, asetensione da parte di An, contro la Lega. A una direttiva svuotata del suo portato originario di liberalizzazione ha votato contro Emma Bonino. E secondo me ha fatto bene: un "No" contro il compromesso al ribasso di PSE e PPE, ma per ragioni opposte al no ideologico delle sinistre massimaliste. «Oggi vincono gli intereressi corporativi... Chi perde è l'Europa».

2 comments:

Nico Valerio said...

Stavo per farlo anch'io un post sul tema. E' uno scandalo. E con tutto ciò l'ineffabile Bertinotti si lamenta pure (mi pare a Radio Radicale)

Nico Valerio said...

Anzi, siccome sto facendo altro, te lo linko (vediamo se riesco a non scrivere neanche una riga: ho le mani che mi prudono...)