Pagine

Tuesday, February 28, 2006

Teorizzata la resistenza "attiva"

Le parole sono di Jean-Marie Le Mené, membro della Pontificia Accademia per la vita, riportate dall'agenzia Sir (Cei). «Votare a favore di un candidato le cui convinzioni non sono rispettose dell'embrione costituisce una complicità con l'omicidio di quest'embrione, e quindi una grave mancanza di carità».

Esiste il «dovere» di «proteggere per legge l'embrione nella fase preimpiantatoria». A questo scopo, Padre Le Mené ha proposto di «creare, in ogni diocesi una struttura strategica specializzata nel rispetto della vita, distinta dalla cura pastorale per la famiglia, composta di esperti convinti dell'umanità e della personalità dell'embrione», in modo da diffondere «una resistenza attiva al genocidio programmato dell'embrione nella fase del pre-impianto, anticamera della clonazione umana». Occorre anche «imporre a tutti coloro che hanno una funzione di insegnamento o una responsabilità pastorale nella Chiesa, a livello parrocchiale, il dovere di esprimersi sistematicamente prima di ogni consultazione elettorale, e almeno una volta all'anno».

1 comment:

Anonymous said...

Le stro..te, effettivamente, non andrebbero commentate.
Chi non è con me è contro di me, chi vota questo è così e colà..

Ma proprio i preti hanno il coraggio di aprire bocca???
Con tutto ciò che hanno nascosot nel corso degli anni, isopprusi nei loro orfanotrofi, gli aborti delle suore violenatate, e lì non si tartta di omicidio, vero??
L'Ipocrisia fatto potere: Chiesa Cattolica.