Lei sa bene che gli integralisti islamici ci odiano non perché "non possiamo non dirci cristiani", ma perché vedono l'Occidente come «una terra di "senza Dio" da redimere con la spiritualità dell'islam». Lamentano che «la situazione della religione in Europa è caratterizzata dalla laicità». Abbiamo imparato negli ultimi secoli che coloro i quali non si riconoscono nei valori religiosi sono esseri pienamente morali, credenti in altro. E' falso che al di fuori della fede non ci sia che la dannazione. Per questo contrastare «il dilagare della cultura laicista, consumistica, relativistica» non deve mai indurre a ritenere senza anima, privi di valori, cittadini di serie "B", coloro che, esprimendo altre concezioni del matrimonio, della famiglia, del procreare, mettono in discussione tradizioni e costumi millenari.
«Coloro che tra noi disdegnano i valori di Occidente, identità e radici cristiane, - avverte concludendo il suo articolo - che almeno sappiano che proprio questo vuoto alimenta l'appetito dei militanti della Guerra santa islamica mondiale». Coloro che tra noi interpetano - mi viene di rispondere - modi di vita, fenomeni sociali e sviluppi scientifici come segni di «crisi morale e spirituale» dell'Occidente che almeno sappiano che proprio in questo giudizio si annida un'idea della decadenza dell'Occidente che rischia di saldarsi a quella che scatena l'odio dei nostri nemici jihadisti.
Non finiamo così per fare nostra la loro immagine disumanizzante dell'Occidente come terra del tramonto e della decadenza? Imputando a coloro che non si riconoscono nei valori tradizionali la debolezza dell'Occidente, non stiamo dando ragione ai nostri nemici? La nostra laicità li irrita, non la nostra cristianità. Ricompattandoci attorno alla nostra identità religiosa non diventiamo un po' come loro? Siamo noi "vuoti" o loro troppo "pieni" di identità religiosa? Perché coniugare la difesa dell'Occidente dal fondamentalismo islamico alla difesa, dalle decisioni dei parlamenti democratici, di un ordine morale e sociale che trova nella tradizione il proprio fondamento e la propria pretesa superiorità? Non sta forse nel mettere in discussione la tradizione e l'autorità la forza rigenerativa dell'identità occidentale?
Se l'Europa ha paura, è intimidita, remissiva, abbiamo certo il dovere morale, l'obiettivo culturale e politico, di non disertare dall'affermazione di valori e principi, di resistere al cinismo della realpolitik, a una falsa tolleranza che è indifferenza e remissività, ma non cediamo alla tentazione di riempire con l'autorità della religione e della tradizione quelli che a ben vedere sono vuoti di elaborazione culturale e di comprensione laica della realtà, assenza di visione e progettualità politica. Le risposte alle sfide di oggi, tanto a Bin Laden quanto alla clonazione terapeutica, vanno ricercate comunque nel campo della libertà, che è la vera caratteristica distintiva dell'Occidente che amiamo.
Ci vuole più laicità nelle società islamiche, non meno nelle nostre. Si vince convincendo i musulmani che attenersi al diritto positivo e al principio di separazione fra politica e religione non è apostasia.
4 comments:
Ho appena letto l'articolo di Allam e volevo proprio scrivere praticamente le stesse cose che hai scritto tu. Ora non ce ne è più bisogno.:-)
magdi ha ragione.
inoltre i valori del cristianesimo si si possono vivere laicamente e tenendo ben presente la separazione tra chiesa e stato.
la vera caccia alle streghe oggiorno proviene dal laicismo esasperato di cui tu purtroppo sei intrerprete nonstante la condivisibilita di molti altri tuoi ragionamenti presenti nel tuo bel blog
Povero Allam... dopo la minaccia di morte degli integralisti islamici adesso anche la scomunica di quelli laicisti :(
Da quel poco che ho letto di Allam, ha le le stesse tue opinioni, jimmomo.
Anche in questo caso mi sembra sostenere che i cristiani dovrebbero abbracciare più convintamente le teorie laiciste o, se ne hanno la forza, tuffarsi pienamente nella fede. Alla fine, quel che conta è che non rinneghino mai, in nessun caso, la tutela dei diritti civili occidentali, e che non scambino l'integralismo islamico per una reazione alla povertà ed all'emarginazione.
Trovo la conferma nel fatto che sia dichiaratamente un musulmano. Quindi, sostenere da parte sua che la salvezza del'occidente è la riscoperta della spiritualità cristiana sarebbe un controsenso.
Saluti
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