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Tuesday, October 03, 2006

La Stampa s'inventa la figlia di Piero Welby

Un inquietante caso di "mala-stampa"

«Pannella? Mai visto, non lo conosciamo». Così, secondo La Stampa, la figlia di Piergiorgio Welby avrebbe commentato la dichiarazione di Marco Pannella, che ieri si è detto pronto «a compiere quell'atto etico di rispetto della vita, della legge, dei principi della civiltà», se Welby lo decidesse. Peccato che Welby non ha nessuna figlia, e né lui né la moglie Mina hanno concesso interviste alla Stampa.

L'intervista riportata è «totalmente inventata», afferma in un comunicato Mina Welby, moglie di Piergiorgio:
«La famiglia Welby non ha concesso interviste a La Stampa, né alla suddetta giornalista, né ad altri. E' totalmente infondata la notizia secondo la quale vi sia una figlia, e quindi che la stessa possa parlare a nome mio e di Piergiorgio. L'infondatezza è facilmente rilevabile quando si dice che Pannella "non lo abbiamo mai visto, né lo conosciamo"».
Su questo caso inquietante è stato intervistato Marco Cappato, segretario dell'Associazione Coscioni, di cui Welby è copresidente.

2 comments:

Anonymous said...

ma come cazzo è possibile? però in effetti, se leggi l'articolo, mettono 'la moglie mina e la figlia', senza un nome, perchè non esiste...

però è incredibile, descrivono la stanza e tutto, e poi ci aggiungono una persona in più, dal nulla

eccolo il rispetto della vita: inventarsi le persone di sana pianta...

Anonymous said...

azz che notizia!!!

03 Ottobre, 2006.
Falso tecnico governativo delle caldaie, raggira una nazione: ministro denunciato per truffa.

Si qualificava come un tecnico del governo addetto alle caldaie e truffava i cittadini.

Italia - E' stato denunciato per truffa aggravata: nei guai è finito un ministro del governo italiano ( già conosciuto dalle forze dell'ordine ) che si spacciava per un tecnico specializzato al controllo delle caldaie e fingeva di sistemare ( secondo le disposizioni di legge contenute nella finanziaria 2007 ) gli impianti termici delle case italiane. Il finto tecnico governativo, in effetti non faceva nulla, come lui ed il suo governo, tutto era rigorosamente fasullo, nessun controllo, nessun pezzo sostituito in quanto obsoleto: praticamente, vecchi arnesi della politica. L'unica realtà erano - e sono - le salate fatture che si faceva pagare; questa volta, il furfante governativo, avendo preso di mira una incauta vecchietta, se ne era fatta pagare una da 2.500 euro. I carabinieri che hanno condotto l'operazione smascherando il falso tecnico governativo, stanno ora indagando per riscontrare se il filibustiere governativo abbia agito per conto suo o in concorso con altri menbri del governo. Risulta infatti dagli archivi delle forze dell'ordine, che il predetto finto tecnico governativo non sia nuovo a questo genere di truffe; e siccome anche il governo di cui fa parte non è immune da raggiri posti in essere contro inermi cittadini, le forze dell'ordine credono di poter individuare presto il mandante delle rinomate truffe. Da fonti riservate ed intercettazioni pirata, inoltre, si apprende che già in passato il nostro finto tecnico addetto alle caldaie si era spacciato per calzolaio, medico di base e perfino igile urbano. "Gli faremo passare la voglia di truffare, a lui ed al suo governo boia" hanno detto gli inquirenti: questa volta per il finto tecnico ed il suo governo, saranno guai seri. ( Notizia by STAMPA UNITA DI REGIME PRESS .



ciao.


io ero tzunami...