Pagine

Wednesday, June 14, 2006

Nazioni in transito

Segnalando questo post di CeceniaSos che riporta i risultati del consueto rapporto annuale di Freedom House sullo stato democratico delle «nazioni in transito», colgo anche l'occasione per ringraziarlo per il suo prezioso blog.

Il parametro dello studio varia da 1 (migliore) a 7 (peggiore). Da notare, commenta CeceniaSos, «l'inesorabile peggioramento della Russia di anno in anno su quasi tutto. Il Caucaso, Georgia compresa, sempre male», purtroppo. A guardar bene, osserva sottilmente CeceniaSos, salta agli occhi la «differenza» tra i «nemici della Russia», Paesi Baltici, Polonia, Ucraina, e «la maggior parte degli amici», che «figurano agli ultimi posti. Non è casuale...».
Certamente avere buoni rapporti con la Russia non è la causa della mancanza di democrazia, ma è quanto meno un sintomo.

Né è casuale, aggiunge, che «certi paesi si coalizzino nella SCO (Shanghai Cooperation Organization: Cina, Russia, Kazakhistan, Kyrgzia, Tajikistan e Uzbekistan, con Ahmadinejad ospite d'onore...). Credo proprio che si illude Ariel Cohen secondo cui Washington possa fare qualcosa per impedire che diventi un'organizzazione anti-americana aprendo chissà quali canali di dialogo e combinando una politica che stende tappeti rossi a Nazarbaiev ma incoraggiandone la democratizzazione... Aspettiamo allora che l'amoreggiare tra Kazakhistan e USA faccia la fine delle nozze con l'Uzbekistan...»

L'Ucraina va così così, ma la situazione è tutt'altra da quella descritta da chi suonava le campane a morto per la "rivoluzione arancione".

No comments: