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Friday, June 23, 2006

E la Somalia? In quali mani la lasciamo?

Martin Adler, il cameraman ucciso a Mogadiscio, al centro della scena mentre si piega su se stesso per il colpo subìtoFaceva il suo lavoro. Cameraman per la televisione britannica Channel Four. E' stato freddato a Mogadiscio, in Somalia, da un colpo di arma da fuoco. Martin Adler, svedese, stava assistendo a una manifestazione organizzata dalle Corti islamiche, quando i suoi assassini, integralisti islamici, gli hanno sparato a distanza ravvicinata prima di sparire confondendosi nella folla.

Il corteo era stato convocato per protestare contro l'eventuale dispiegamento nel paese di truppe di pace straniere, all'indomani dell'intesa di mutuo riconoscimento siglata giovedì a Khartoum, nel Sudan, dal governo "ad interim" somalo e dalle Corti islamiche, che però su due punti non accettano compromessi: sharia in tutte le città e nessun intervento straniero, nemmeno sotto l'egida dell'Onu.

Come la mettiamo? Dopo l'esperienza dell'Afghanistan possiamo tollerare di nuovo scene come queste?

3 comments:

Anonymous said...

Se non sbaglio, l'Occidente "superiore2 in Somalia già c'è stato. Ci siamo stati prima di tutto noi Italiani, che non siamo stati capaci di regalare la democrazia a questa nazione dopo averla stuprata col colonialismo mussoliniano, ci siamo stati insieme tutti dopo...molto dopo e abbiamo tutti nella memoria le immagini di Black Hawk down, qualche giornalista morto innocente, e soldati di pace morti straziati. Che altro dovremmo fare? Da quali premesse partire?

Unknown said...

Classico problema nella visiione libertaria del mondo, che temo dimostri il punto di vista neolibertario. La Somalia, fino a poco fa, era un esempio di "societa' " senza Stato, in lento ma costante progresso. L'intervento e la pesante interferenza islamica hanno stravolto il quadro.
Sarebbe bello che non esistessero interferenze, ma purtroppo coloro che non sono liberali o libertari non hanno certe remore; a quel punto, le democrazie liberali debbono scegliere. Possiamo permetterci d'essere gli unici che non intervengono?

Ottavio said...

E chi ha il coraggio ed i soldi per intingere anche solo un'unghia in questa situazione?
E non venitemi a parlare di diplomazia e che ci vuole tempo, alcuni aspettano già da decine di anni, sono i più fortunati e sono pochissimi.