Pagine

Monday, June 12, 2006

Non possiamo aspettare le scuse dei prossimi Papi

Papa Giovanni Paolo II in preghiera davanti al Muro del Pianto«Nessuna casta sacerdotale, a qualunque confessione appartenga, può diventare l'interprete dei confini entro i quali la ricerca scientifica ha libertà di svolgersi; nessuna casta sacerdotale può rappresentarsi come depositaria dei valori e della "verità"».

Né - aggiungo da parte mia a questo principio enunciato sabato da Biagio de Giovanni su il Riformista - può fissare ciò che in democrazia si può o meno mettere in discussione e deliberare.

Anche perché, a fissare questi confini sono «confessioni religiose storicamente determinate o dominanti». «Storicamente determinate» vuol dire che i loro aderenti, dal Sommo Sacerdote all'ultimo dei fedeli, hanno pensato ed agito nel contesto culturale dell'epoca in cui sono vissuti. E se persino le verità della Fede si sono perfezionate per mezzo della teologia, figurarsi la precettistica morale, sui temi bioetici, sessuali, personali e persino sociali e politici. Vuol dire che la Chiesa cattolica, per esempio, come istituzione millenaria, nel corso delle epoche storiche quei confini li ha via via spostati, seppur faticosamente e pagando un alto prezzo di sangue (degli altri), cedendo a quel relativismo, tanto combattuto ma al quale Papa Ratzinger non si fa problemi a richiamare, seppure implicitamente, quando si tratta di giustificare gli errori compiuti da Santa Romana Chiesa.

«Conviene tuttavia guardarsi dalla pretesa di impancarsi con arroganza a giudici delle generazioni precedenti, vissute in altri tempi e in altre circostanze. Occorre umile sincerità per non negare i peccati del passato, e tuttavia non indulgere a facili accuse in assenza di prove reali o ignorando le differenti pre-comprensioni di allora».

Se «in altri tempi e in altre circostanze», e per «differenti pre-comprensioni» del passato, la Chiesa ha commesso degli errori - per esempio opponendosi alla ricerca e al progresso scientifico, combattendo strenuamente le dottrine politiche della democrazia, dei diritti umani e del liberalismo, tutte cose che poi ha via via riconosciuto (se non altro perché costretta) - quale garanzia abbiamo che fra qualche anno non si rivelino degli errori anche i confini che ci vengono posti oggi?

Oggi, come nei secoli passati, c'è il monito a non oltrepassare certi confini. Nella scienza, nella morale sessuale, in politica, in generale nel decidere sulla propria vita. E a non oltrepassarli gli individui e la società pagano un prezzo, in termini di libertà, di progresso, eccetera. E fra qualche decennio, quando finalmente i confini saranno spostati un po' più in là anche dalla Chiesa? Per che cosa avremo pagato? Per un capriccio? Quando la Chiesa ammetterà il sacerdozio femminile, o magari abbandonerà l'obbligo del celibato, a cosa saranno valsi i sacrifici, le frustrazioni, diciamo pure le sofferenze, delle donne e degli uomini del clero?

Prendo in prestito le parole di Luca Coscioni: «... le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti. Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare. Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi».

17 comments:

Anonymous said...

Sei di uno scontato incredibile!!!

Anonymous said...

non è degno di essere letto figuriamoci di essere commentato

Otimaster said...

Penso che la chiesa abbia il diritto e il dovere di dare dei giudizi etici, questi non possono impedire a ricercatori laici di fare quanto credono giusto se rimengono entro i confini della legge, tantomeno possono impedire a me di rifiutare di fare uso dei risultati delle loro ricerche.
Il passato è passato oramai non si può cambiarlo è inutile rivangarlo vediamo semplicemente di non coommettere gli stessi errori.

Anonymous said...

Tutto quello che scrivi dimostra solo che l'accusa di totale assolutismo mossa - spesso e volentieri anche da te, su questo blog - alla Chiesa è frutto di un malizioso equivoco tra il relativismo etico e il relativismo gnoseologico, che è parte integrante della precettistica cristiana. E il comportamento della cattolicità nei confronti della conoscenza - improntato ad una ferrea ermeneutica - lo dimostra a pieno titolo, anche se indagato lungo tutto il suo asse cronologico bimillenario. Il dibattito intraecclesiale, la fondazione delle università e della medicina moderne, sono solo alcune dimostrazioni della strumentalità con cui la Chiesa viene incolpata di irrazionalismo e/o di immobilismo culturale. E comunque, della frase di Ratzinger che citi, non sottovaluterei il portato auto-colpevolizzante annesso alla prima parte.

JimMomo said...

"questi non possono impedire a ricercatori laici di fare quanto credono giusto se rimengono entro i confini della legge, tantomeno possono impedire a me di rifiutare di fare uso dei risultati delle loro ricerche."

Beh, così dovrebbe essere, ma purtroppo non è scontato...

JimMomo said...

Ismael, non lo nego, mi pare, ma la Chiesa lo riconosce per sé e non per gli altri (fedeli compresi)

Anonymous said...

sei solo un fascistello

Anonymous said...

"possono impedire a me di rifiutare di fare uso dei risultati delle loro ricerche."

sarei curioso di vedere tra cento anni i cardinaloni, novelli testimoni di geova contro le trasfusioni, che rifiutano cure mediche perchè contrarie alla cattolicità

Otimaster said...

Yosci un mio caro amico rifiuta da tempo di sottoporsi a cure che non considera etiche, preferisce qualche anno in terra in meno rispetto alla dannazione eterna.
So che per te è incomprensibile ma lo rispetto spero che tu sappia fare altrettanto nei nostri confronti.
Quello che fanno papi e cardinali non mi importa, è con la mia di coscienza che devo fare i conti.
Ciao

Anonymous said...

certo che vi rispetto!

a me però in caso (tocchiamo i coglioni) piacerebbe curarmi, e senza libertà di ricerca scientifica non si va molto lontano.

è la solita storia no? una morale di parte che esige di essere morale di tutti. liberi voi di non curarvi e libero io di curarmi, dovrebbe essere così no?

Anonymous said...

@Otimaster

Per me il punto è proprio questo. Se in Italia la ricerca sulle staminali fosse proseguita io avrei potuto scegliere, esclusivamente secondo la mia coscenza ed esclusivamente per mia scelta, di non sottopormi alla terapia. Per contro, chi secondo la propria coscenza non ha preclusioni verso questo tipo di terapie, non può accedervi. E' questo che per me non ha senso.

Mago Pancione

Studio Legale Fiorin said...

Mamma mia, ancora con 'sta storia delle scuse?

Ormai a bersi questi giochetti dialettici veterolaicisti ci sono rimasti - forse - gli ultimi della Azione Cattolica o qualche utile idiota della Margherita, ma in media i cattolici sono culturalmente gia' un secolo piu' avanti rispetto a certi pregiudizi.

Davvero, non attacca. Il cardinale Bellarmino era molto piu' mentalmente aperto di voialtri.

Anonymous said...

@Max

Ci piacerebbe constatare che quello che dici sia vero.

Mago Pancione

Francesco Cassini said...

Yoshi in Brasile o nei paesi poverissimi rapiscono i bambini li ammazzano e trapiantano gli organi... vedi che puoi fare!

Nessuno ti nega l'aspirina e le staminali PLURIPOTENTI che si ottengono dagli embrioni si è riusciti ad ottenerle anche con altri procedimenti.
Se certi scienziati stregoni si ostinano a NON DIRTELO (in accoppiata ai RADICALI che l'hanno scorso spacciavano il medico coreano come il dio delle STAMINALI che è quest'anno è stato ARRSTATO PER AVER FALSIFICATO I RISULTATI DELLE SUE RICERCHE e aver messo in pericolo di VITA le sue pazienti) non è colpa del VATICANO.

Magari se ti INFORMASSI sulle cose invece di fare il CATTOFOBICO staremmo un passo avanti.

Francesco Cassini said...

Ovviamente se ti informi dai RADICALI mi sa che certe cose non le saprai mai...
quelli più che informarsi passano il tempo nelle chiese a registrare i sermoni come nella Germania anni '30

Anonymous said...

ottimo post

peccato per i commenti deliranti di tanti clericolfascisti

grazie a dio sono nato all'estero..

Anonymous said...

Direi che la cagata più grossa che hai scritto in questo post è che la chiesa si è opposta al liberalismo, come potrebbe visto che se lo è inventato? San Tommaso d'Aquino diceva le stesse cose che disse Hayek, le idee politiche della prima e sopratutto dell aseconda scolastica sono perfettamente sovrapponibili al liberalismo soggettivista di matrice austriaca.
chi ha bloccato il soggettivismo è stata la presunzione scientista di voler organizzare la società, presunzione che ha portato a al socialismo.

ma probabilmente i socialisti sono liberali e hayek è un clericofascista.