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Sunday, March 04, 2007

L'ampio partito anti-referendario

Emerge sempre più, dai giornali di questa mattina, uno schieramento trasversale anti-referendario e per il modello tedesco. Oltre all'Udc, Prodi si è espresso contro il referendum, come Tremonti (Berlusconi?), la Lega (Silvio e Romano siano «alleati» sulla legge elettorale), Salvi per la sinistra Ds sul Sole 24 Ore, Bertinotti su La Stampa, che usa il suo ruolo alla Presidenza della Camera peggio di Casini, per promuoversi come leader di parte.

Non so quanto il referendum riesca a produrre effetti maggioritari da questa legge elettorale e anche se Guzzetta ha replicato agli assalti giunti dal Palazzo e confermato l'avvio della raccolta firme, sentirlo definire la sua stessa iniziativa uno «stimolo» non ci rende ottimisti. Con il premio di maggioranza assegnato ai partiti anziché alle coalizioni poco cambierebbe, perché è l'ampiezza del collegio il fattore determinante di una legge elettorale. Se è uninominale come in Francia, o ristretto, come in Spagna, gli effetti saranno tendenzialmente bipartitici, viceversa, multipartitici.

Di sicuro non c'è da fidarsi dell'attuale classe politica, che mira alla propria sopravvivenza più che al funzionamento del sistema. Persino i partiti che dovrebbero essere più interessati ad un sistema uninominale e maggioritario (Ds e Margherita, An ma anche Forza Italia) non sembrano intenzionati a forzare. In gran parte dipenderà dalla politica delle alleanze che intenderanno percorrere. Pessimismo.

3 comments:

Anonymous said...

ansa...prodi:<< rinvio referendum solo se c'è intesa >>.

...banca...???



ciao.


io ero tzunami...

Anonymous said...

un aggettivo per questa classe politica: parassita

Anonymous said...

Ma il Berluska non lo capisce che le sue uniche speranze sono legate al referendum?