L'insostenibile leggerezza dell'essere italiani
Non più solo voci coperte dall'anonimato. E' arrivato oggi l'intervento ufficiale a conferma delle "voci" di ieri, che a qualcuno evidentemente non erano bastate. Netta condanna del comportamento dell'Italia nella vicenda Mastrogiacomo. A parlare è il portavoce Sean McCormack, che spiega come al momento dell'incontro di lunedì con il nostro ministro degli Esteri il segretario di Stato Condoleezza Rice non era informata degli accordi presi da Roma con Kabul. Appresi i termini, gli Stati Uniti si devono esser sentiti lievemente raggirati dai "furbetti" italiani.
«Noi non negoziamo con i terroristi e raccomandiamo agli altri di non farlo», sottolinea McCormack, che ricorda le «conseguenze potenziali involontarie che potrebbero derivare da tali azioni». Preoccupazione «ovvia», vista la pericolosità dei personaggi rilasciati. Non è una una posizione nuova, ma «una politica ben nota e portata avanti da tempo, che il governo degli Stati Uniti ha ribadito al governo italiano durante questa crisi come in altri precedenti rapimenti».
«Per noi la priorità è salvare vite umane», insiste stasera a Porta a Porta il nostro ministro degli Esteri. Come se per gli altri non lo fosse. Ebbene, quante vite crede di aver salvato D'Alema con il rilascio di cinque talebani? Cominciamo con il dire che il bilancio tra vite salvate e vite perse che il nostro Governo ha messo in preventivo con l'accordo («abbiamo soddisfatto tutte le loro condizioni», veniva sbandierato ai quattro venti dalla Farnesina) era zero. La salvezza per Mastrogiacomo contro morte certa per il sesto talebano, il "traditore" che Dadullah aveva chiesto indietro.
Non ci sarà «rottura» dei rapporti tra Usa e Italia, ma il caso si chiude (forse) con una pesante nota del Dipartimento di Stato, seguita alla «approfondita e cordiale conversazione telefonica» di chiarimento tra D'Alema e la Rice di questo pomeriggio, in cui il nostro paese subisce l'umiliazione di un rimprovero - meritatissimo - a un monello beccato con le mani nella marmellata: "Passi Mastrogiacomo, ma ora basta". «A fronte dell'aumentata minaccia creatasi per tutti noi che abbiamo personale impegnato sul campo in aree come l'Afghanistan, ci aspettiamo che in futuro non vengano fatte concessioni».
Segue parte conciliante sulla necessità di «concentrarci sul lavoro estremamente importante che abbiamo di fronte in Afghanistan», sul nostro «ruolo chiave a sostegno del popolo e del governo afghano» e «sulla natura positiva e importante dei legami bilaterali tra l'Italia e gli Stati Uniti».
La degna conclusione l'ha scritta Andrea Romano nell'articolo di stamani: «... il Grande Levantino è andato a sbattere contro il muro del Dipartimento di Stato. E stavolta non è bastato tutto il tatticismo in cui D'Alema si ritiene maestro per evitargli l'accusa di falso in atto politico».
L'impressione infatti è che due siano stati gli elementi scatenanti la reazione degli alleati. Il tentativo dalemiano di "stravincere", cioè di vantare pubblicamente una «comprensione» da parte di Wasinghton, addirittura da qualcuno rilanciata come collaborazione attiva, dettata dalla necessità di tranquillizzare l'opinione pubblica sul fatto che i rapporti con gli alleati non si fossero inclinati a causa dell'esito del sequestro Mastrogiacomo.
Probabilmente da parte degli Stati Uniti non sono stati posti ostacoli all'operazione, ma da qui a parlare di «comprensione» ce ne vuole. E' intervenuto anche il segretario alla Difesa Robert Gates, chiarendo che si è trattato di una vicenda «tra il governo afgano e quello italiano». Nessun ruolo degli Usa. «Non siamo il governo sovrano dell'Afghanistan. Abbiamo un'influenza, ma non l'autorità o l'abilità di dettare decisioni a quel governo».
Un errore tecnico di D'Alema, il quale avrebbe dovuto immaginare che gli Usa non potevano far passare una versione (persino qualora avesse contenuto elementi di verità) che smentisse il loro tradizionale approccio post-11 settembre. Sentendosi attribuire una posizione diversa sono stati in un certo senso costretti a ribadire la loro linea nei confronti dei terroristi e alla fine chi ci ha rimesso è stato D'Alema, apparso nella migliore delle ipotesi uno che ha travisato la posizione Usa, nella peggiore come un bugiardo.
Commovente, inoltre, come stamani la stampa "amica" di Prodi cercasse articolati appigli e oscuri disegni nelle anonime "voci" d'oltreoceano. Il tutto - il secondo elemento scatenante - è molto più semplice e, direi, prepolitico: il trionfalismo italiano al ritorno a casa di Mastrogiacomo, sceso dalla scaletta di quell'aereo in diretta televisiva, pugni alzati come a festeggiare la vittoria di un mondiale mentre quella appena consumatasi era solo una tragedia umana e una sconfitta politica, è stato la goccia che, anche umanamente, deve aver fatto traboccare il vaso. A quel punto gli alleati non ne hanno potuto più del solito atteggiamento da "furbetti" degli italiani. Che ci sono ma s'imboscano; che fanno parte dell'alleanza, ma conducono trattative opache con il nemico senza informare nessuno; che sono in guerra ma si sentono in pace...
Credo che prima di tutto a livello pre-politico questo opportunismo, questa scaltrezza, questo aggirare le proprie responsabilità e le scelte difficili, rimangano dati incomprensibili ai popoli nordici e anglosassoni. Tant'è che non solo Washington ha reagito, ma anche Londra, Berlino e Amsterdam.
In Afghanistan la Nato si gioca il suo futuro e l'Occidente una parte consistente del confronto con il terrorismo. In Italia questa posta in gioco viene subordinata alla tenuta della coalizione di centrosinistra. Agendo in questo modo l'Italia impone un alto prezzo politico non solo a se stessa, in termini di credibilità, ma con sconcertante leggerezza anche alla Nato e al popolo afghano. Crediamo di essere i più "buoni", ma la verità è che non ci frega di nessuno tranne che di noi stessi, abbiamo una limitata visione del mondo, con un'«egoistica idea della democrazia privilegio di pochi».
16 comments:
Vorresti per caso farci credere che gli americani non sapessero e non fossero d'accordo??
E se non avessero saputo, non ti sembrerebbero dilettanti allo sbaraglio che giocano alla guerra?
Leggiti cosa scrive il NY Times. Anzi ti ricopio l'inizio della corrispondenza da Roma:
""ROMA - "L'Italia non ha agito da sola - e non avrebbe potuto - nello scambio di prigionieri" che ha portato al rilascio di Daniele Mastrogiacomo e "l'attenzione è concentrata su Afghanistan e Stati Uniti, che esercitano un ampio controllo sul Paese".
Tratto da questo link:
http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/esteri/afghanistan-20/ny-times/ny-times.html
Ma poi, vorrei aggiungere:
a) gli israeliani in passato hanno fatto scambi in proporzione di 400 palestinesi per 1 soldato rapito.
Quanti terroristi c'erano in quei 400???
b) gli americani hanno svuotato Abu Ghraib per cercare di lavarsi la faccia da torturatori. Quante decine di ''terroristi'' hanno liberato???
Ma siamo seri, per favore.
Peppo.
mi merqaviglio che non gli hanno messo pure la coppa in mano prima di scendere dall'aereo.... per non parlare dei riferimenti a guantanamo. anche stavolta abbiamo salvato un'imbecille...
Se quei 5 kamikaze si faranno saltare nei mercati ed ammazzeranno diciamo 30 civili, donne e bambini a testa, lo scambio sarà stato di 150 morti (civili, donne e bambini) per 1 giornalista di Repubblica.
E loro fanno festa.
Gli USA sapevano? Certo che sapevano. Ma se sapevano ma non erano d'accordo hanno tutto il diritto di far passare D'Alema per quelo coglione che è.
mi permetto di aggiungere una considerazione a qunto espresso dall'anonimo delle 6:47.
gli U.S.A. sapevano e, a mio avviso erano d'accordo, ma non ufficilamente, o meglio, erano daccordo ma senza prove che lo dimostrino.
avete notato uno degli effetti di questa vicenda.
ricordate, pochi giorni fa d'alema dichiarò che la situazione stava peggiorando, ma roe e armamenti restavano i medesimi.
oggi invece: AGI) - Roma, 22 mar. - "E' del tutto evidente che il governo fornira' alle forze armate tutti i mezzi che riterranno necessari per la sicurezza dei nostri militari e del territorio": e' l'assicurazione fornita dal ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, intervenendo a Porta a porta. Il titolare della Farnesina ha spiegato che sara' lo stato maggiore delle forze armate a fare "una valutazione sull'eventuale necessita' di assetti di protezione di fronte ai rischi" che corrono i militari italiani.(AGI)
che il tacito assenso degli U.S.A. fosse preordinato e finalizzato ad ottenere una sostanziale modifica del nostro atteggiamento in Afganistan? Mah, ai posteri l'ardua sentenza.
la mia modesta impressione è che abbiamo voluto giocare a chi era il più furbo e abbiamo perso.
p.s. posso complimentarmi con lei signor Punzi, la chiusura del suo articolo ("Crediamo di essere i più "buoni", ma la verità è che non ci frega di nessuno tranne che di noi stessi") dovrebbe essere impressa a caratteri cubitali nelle nostre teste; il mito degli "italiani brava gente" esiste solo nella nostra mente e lei, con due parole è riuscito a smascherare l'ipocrisia che da sempre lo ammanta.
raf.
Per chiunque voglia sapere davvero cosa è successo nell'affaire Mastrogiacomo e non bersi le enormità degli aggressori preventivi vi consiglio la lettura di questo articolo (che sta sul mio blog ma che potete trovare su comedonchisciotte.org) www.faceonmars.splinder.com
Per chiunque invece voglia continuare a credere che esistano i buoni e i cattivi vi consiglio di rimanere qui sopra, oppure di appendervi un santino di Giuliano Ferrara sul letto.
Eddai, continuiamo, come qui sopra a pensare che all'origine di tutto ci sia la Spectre, la Cia, gli alieni, gli illuminati, il Vaticano o la massoneria.
Bell'esempio di pensiero critico.
Altro che santino di Ferrara.
Il fatto e' che D'Alema Massimo, autodefinentesi "grande tattico", ha cercato non solo di liberare Mastrogiacomo, ma anche di fare il colpaccio (colpetto?) politico sul fronte interno, accampando il placet americano.
Il fatto che ci sia di fatto stato non cambia - in diplomazia e politica - la regola del silenzio.
La linea dei governi americani (repubblicani e democratici) e' sempre stata che NON si tratta coi terroristi. Non dico di studiare storia, ma almeno guardare mezza puntata di 24.
Ma D'Alema non ha resistito.
Ha voluto strafare, e ci e' rimasto secco.
Cosi' invece che oramai non ci troviamo neppure piu' in un film di 007 con la Spectre, ci ritroviamo in uno di Austin Powers, con Dr. Evil e MiniMe.
Ottimo post...
Caro Stefano
Il pragmatismo da piccolo saccente del cazzus che mostri nei tuoi commenti è assolutamente intollerabile. Degno del peggior baffino. La storia che dici di studiare studiatela tu, secchione dei miei stivali, una storia scritta, come non sai evidentemente o fingi di non sapere, dai vincitori, dai criminali, dal più forte, da colui che riesce a vendersi meglio. Come vorresti fare tu, ma con scarso successo, mi pare.
Per conto mio continuerò a studiare altro, la massoneria, il Vaticano, gli alieni, gli illumnati e perfino i rettiliani di david icke e tutto ciò che considerate con sprezzo, quello sprezzo in realtà di patetici ignoranti. O di gente che se la fa sotto ad ammettere con se stessa che è solo una pulce manovrata da un Potere troppo più grande per essere non dico compreso ma nemmeno minimamente intuito. E che tutto ciò che pensa e dice è solo un'ipotesi che serve a tenere su il proprio mondo illusorio, di cartapesta. Buono studio Stefano, mi raccomando fai bella figura coi tuoi professori Baroni, sapranno ricompensarti a dovere.
Caro Adriano, visto che sei così sicuro di quanto riportato da Comedonchisciotte.org, perché non ci spieghi come lo hai verificato? No, perché quel post è pieno di "penso", "si dice", "forse", "quindi". Insomma, è la solita aria fritta. Fino a prova contraria, eh...
La parola verificato mi fa venire l'orticaria. La lascio a voi, o sommi dispensatori di verità oggettive, prove scientifiche, fatti realmente accaduti, virgolettati fedeli. Io, che sono un modesto scrittore, e che credo ancora nell'opinione, a differenza vostra, riporto invece, integralmente, ciò che è il 'parere' (do you know parere?) di una persona acuta e intelligente come quella che ha scritto il pezzo per donchisciotte.org. Le sue, caro Angelo, sono deduzioni (do you know deduzioni?). Sai, ci sono persone che non hanno bisogno delle verifiche per capire che una cosa è vera. Si fidano del proprio istinto, della propria capacità di mettere insieme i fatti, di legare insieme ciò che è apparentemente distante, scollegato, disperso. Ma, stai pur tranquillo, non è il caso tuo. Buona verifica!
<< ci sono persone che non hanno bisogno delle verifiche per capire che una cosa è vera >>
sì...i cartomanti!!!
p.s.1: a roswell...sono sbarcati veramente gli alieni.
p.s.2: elvis non è morto...è solo tornato sul suo pianeta.
p.s.3: è in commercio da oggi.
ciao.
io ero tzunami...
Adriano cerca di leggere prima di commentare, e gia' che ci sei quando hai letto vedi pure di capire.
Qui non si discuteva neppure se gli Americani ci hanno lo zampino o no. E' chiaro che ce l'hanno; solo ai dietrologi di professione come te piace andare a trovare ragioni ulteriori e gnostiche (a proposito Bush e' l'eone maligno, il servo del demiurgo, non lo sapevi, ma shhh, non dirlo a nessuno!!!).
Per le persone normali e' OVVIO che quanto sia successo NON sia stato fatto alle spalle degli americani (c'e' forse qualcuno che pensa che ci siano al governo tali furboni?).
Quello che dico io (e non solo), e' che D'Alema, dovrebbe mettersi il pannolone. Ha voluto fare il gradasso ed invece di star schiscio come si sarebbe dovuto fare (l'ha fatto Berlusconi), ha - come sempre - cercato di apparire il piu' intelligente e furbo di tutti. Allora gli americani l'hanno sputtanato.
E gli inglesi. E i tedeschi. E persino gli Olandesi che sono tanto antiislamici da aver cacciato Hirsi Ali dal loro paese!
Siamo alla sinistra dei liberali olandesi in politica estera...
Altro che, caro Adrianuccio teosofo.
Stefano
PS Adriano, per il tuo bene, prima di rispondere prendi secchiello di valium, che se no poi rido troppo e mi fa male alla pressione.
Caro Stefano
Ridi ridi, meno male che ridi. Anche perché se rileggi quello che hai scritto c'è da spaventarsi, e da piangere: "Per le persone normali e' OVVIO che quanto sia successo NON sia stato fatto alle spalle degli americani"
Pensa che la normalità è proprio il pallino del tuo amato baffino. Ma tant è. Si odia sempre il proprio simile. Non lo sapevi?
Per quanto riguarda la teosofia o l'esoterismo non credo che tu sia in grado di sostenere uno scambio di opinioni. Quindi pensa a D'Alema, al molosso di Bush, alle perosne 'normali' e il santino di Giuliano Ferrara attaccatelo in fronte.
Perché poi devo prendere il valium quando ci siete voi che mi fate scaricare così bene: siete l'insulto personificato (oltre che un insulto all'intelligenza non razionale). Bastate e avanzate da sfogatoio. Continuate così, sparate le vostre idiozie, ne ho bisogno!
Tzunami, ma non ti eri abbattuto nell'Oceano Indiano di nuovo? E' tornato il tuo impeto acquoso e schiumoso a infradiciarci i maroni?
ECCO APPUNTO.
CVD, puntuale come la morte e le tasse, Adriano strikes back.
Quanto alla teosofia, gnosi, ecc. ecc. Chesterton diceva: da quando gli uomini non credono piu' in Dio, non e' che non credono piu' a nulla, credono a tutto.
Vale.
Mazza fico sto Chesterton, una citazione da togliere il fiato. Mi sento davvero messo fuori gioco dopo una frase così.
Ma ripigliati il santino, e appicicatelo sulla bocca, paparatzo presuntuoso e ignorante!
adrià...in effetti me so' fatto un giretto da quelle parti...poi, ho volto indietro il mio sguardo e ho visto che dalle nostre parti...ci sono sempre le tue "cazzate" da sommergere ed allora...
ripples come back!!!
ciao.
io ero tzunami...
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