Ineccepibile ricostruzione del "tramonto dei Dico" da parte di Pierluigi Battista, sul Corriere: "«Libertà di coscienza», con i numeri del Senato, equivale a un affossamento dei Dico"; e individua la radice dell'errore: "Il governo avrebbe potuto agire diversamente, parlamentarizzando sin dall'inizio il percorso di una legge sulle unioni di fatto".
Il 10 marzo, a Roma, è prevista una manifestazione organizzata dall'Arcigay, a cui hanno aderito anche i radicali, che con ogni probabilità mobiliterà l'area "laicista" della maggioranza. Contrariamente a quanto possa apparire, Battista non paragona questa manifestazione a quella di Vicenza contro la base Usa. Semplicemente, osserva che "sul piano simbolico" può diventare per il governo un nuovo momento di scontro e di divisione difficilmente componibile. Come dargli torto? Qualcosa mi dice che però sui "Dico" i comunisti alla Vendola un occhio sapranno chiuderlo.
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