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Monday, March 05, 2007

La Rifondazione di Bertinoro

Pare che avremo due rifondazioni: dopo quella comunista, che di danni ne fa già parecchi, sembra arrivata l'ora di quella socialista, le cui premesse sono state poste al convegno di Bertinoro, dove si sono riuniti i "reduci". Gli ex Psi Enrico Boselli, Bobo Craxi, Gianni De Michelis, Rino Formica, Valdo Spini e Saverio Zavettieri; gli ex Pci Lanfranco Turci, Salvatore Buglio, Peppino Caldarola, Emanuele Macaluso.

Tra i tanti paradossi, l'attività di un'associazione che si chiama «per la Rosa nel Pugno» ma organizza un incontro «Verso la costituzione di una moderna forza laica liberalsocialista».

Alternativi i due progetti politici. Da una parte, la Rosa nel Pugno, nata con l'intenzione di essere 100% laica, 100% socialista, 100% liberale e 100% radicale. Si richiamava alle esperienze di Blair, Fortuna e Zapatero e si era data 31 punti programmatici.

La nuova forza che dovrebbe prendere forma da Bertinoro si basa invece su una identità ibrida, quella liberalsocialista (che è diverso dal dire liberale e socialista). Non ho avuto modo di ascoltare tutto l'incontro, ma non mi sono perso gli interventi dei "bug" (ops, volevo dire "big"). Stupefacente come il tempo veniva consumato in un continuo rimbalzo tra etichette e contenitori, vecchi o a venire: destra/sinistra, Partito democratico, postcomunisti, sinistra Ds, socialisti, lombardiani, craxiani, berlusconiani, e così via... Un gioco di specchi in cui perdersi e, forse, abbandonarsi un attimo prima di divenire preda dell'horror vacui di idee.

Non una sola proposta, un obiettivo, una policy come ragione fondante di quel nuovo stare assieme. Surreale, inoltre, parlare di socialismo e delle sue ragioni, della sinistra nel XXI secolo, senza citare nemmeno una volta l'esempio di maggior successo e modernità in Europa: Blair (o almeno Zapatero).

E i radicali? I radicali non c'erano. Chiusi in un angolo, mentre lo Sdi gioca su due tavoli. Quel poco che c'è di Rosa nel Pugno è in mano a Villetti, che guida il gruppo parlamentare alla Camera come se fosse una propaggine dello Sdi. Nel contempo Boselli svolazza qua e là e, dopo aver fatto appassire la Rosa, si posa anche sulla «moderna forza laica liberalsocialista».

3 comments:

Anonymous said...

"100% laica, 100% socialista, 100% liberale e 100% radicale"

e 100% studiare un po' di matematica no?

Anonymous said...

Fassino ha affrontato anche il tema della legge elettorale. «Spero che prevalga il buon senso e ci si metta intorno ad un tavolo per definire una legge elettorale più civile e più moderna definendo al tempo stesso alcune riforme costituzionali dalla cui realizzazione dipende anche il tipo della legge elettorale che si fa». «Penso - ha spiegato il segretario Ds - al completamento del federalismo, alla trasformazione del sistema bicamerale in un sistema parlamentare diverso in cui si istituisca la Camera di rappresentanza delle Regioni, la riduzione dei parlamentari e il rafforzamento dei poteri del presidente del Consiglio. Dalla realizzazione di queste riforme - ha aggiunto - dipenderà anche la maggiore o minore efficacia della legge elettorale».

Mi chiedo se intenda usare tre o quattro legislature per approvare questo piccolo programma di puro cinico galleggiamento fine a se stesso...

Anonymous said...

patetici.



ciao.

io ero tzunami...