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Thursday, April 28, 2005

Caso Ratzinger. Scegliere: o Stato o Chiesa

Ratzinger da cardinaleLa domanda: è legale o no, è giusto o no, che la Chiesa tenga nascosti alla giustizia civile i casi di abusi sessuali di cui i suoi membri si rendono responsabili?

Dagospia è il Drudgereport italiano. Stavolta però nessuno scoop, ma il coraggio di un'esclusiva resa possibile dal ritiro dei concorrenti. Sulle televisioni e i quotidiani italiani questo tema, da anni al centro del dibattito pubblico negli Stati Uniti, è censurato, insabbiato; e nessuno ha riportato la notizia dei due articoli "pesantissimi" sul nuovo Pontefice pubblicati da due autorevoli quotidiani britannici: Observer (Guardian) e Indipendent. Una lettera spedita nel 2001 a tutti i vescovi cattolici getta Ratzinger, oggi Papa, ma all'epoca Prefetto della Congregazione per la Dottrina delle Fede, nello scandalo Usa dei preti pedofili. La lettera incriminata è in possesso di una corte texana dove l'avvocato di due presunte vittime di abusi da parte di un prete, ha depositato le accuse contro una chiesa del luogo e lo stesso Ratzinger, sostenendo la tesi che l'allora cardinale si sia reso colpevole di ostruzione alla giustizia.
La lettera
Jamie Doward
(Observer)
«Massima segretezza: era questo quello che la Chiesa di Roma chiedeva ai propri prelati in materia di abusi sessuali. Nulla doveva venire a galla, tutto andava nascosto nei minimi dettagli. Con la minaccia di scomunica per coloro che non rispettavano l'imposizione».
su Dagospia
Tutto nero su bianco. Di più: sul voluminoso caso di abusi sessuali a carico di Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, per sette anni, dal 1997, Papa Giovanni Paolo II e l'allora Cardinale Ratzinger non mossero un dito neanche per un'inchiesta interna. Nonostante la recente (dicembre) riapertura dell'inchiesta, rimane il fatto che Ratzinger da cardinale ha imposto il più completo silenzio per anni. Questo è uno dei primi temi che Benedetto XVI si troverà ad affrontare e rivelerà da subito i connotati del suo pontificato.

Il commento di Andrew Sullivan:
«Benedict is therefore caught between two very difficult places - blaming John Paul II for protecting Maciel for too long; or admitting that he too turned a blind eye to investigating credible claims of sexual abuse.
(...)
Those who believe and hope that Benedict will be the man to cope with the problem of the Church's cover-up of sex abuse will soon have to concede that Benedict himself has been a central part of the problem. Will Church conservatives give Benedict a pass?»
Attenzione. La vera questione non è tanto, o non solo, morale e religiosa, cioè la diffusione della pratica degli abusi sessuali tra i preti cattolici, ma il conflitto tra giurisdizione dello Stato e giurisdizione della Chiesa. La Chiesa cattolica dovrà pur decidere una buona volta se vuol essere Stato o Chiesa; e comunque insabbiare crimini commessi da propri aderenti sul territorio di uno stato sovrano rimane un reato: favoreggiamento.

L'intervista a Sandro Magister (RadioRadicale.it). Sandro Magister sui potentissimi Legionari di Cristo sotto accusa.

2 comments:

Anonymous said...

Il grande moralizzatore, che modestamente ed umilmente, afferma di detenere la verità rivelatagli da Dio, si dimentica del suo relativismo e del relativismo della sua organizzazione vaticana che è cosa diversa dalla ECCLESIA dei credenti.

Qualche esempio davvero terra terra:

il sacramento del matrimonio è inviolabile... ma se paghi profumatamente (SIMONIA) o sei molto potente la sacra rota è lì pronta a sciogliere qualsiasi vincolo coniugale

coloro che corrompono i bambini meriterebbero di avere una pietra legata al collo e di essere buttati nel pozzo... ma se si tratta di preti o di altissimi prelati la cosa importante è che non si sappia in giro, che siano sottratti alla giustizia (ti ricordi le tue letterine segrete caro Card.Ratzinger?) ed il card.Sodano può pure chiedere a Condoleeza Rice di intervenire sui giudici USA per salvaguardare i prelati pedofili coinvolti nei processi

dal testo riportato qui sopra si legge: "Il riconoscimento della sacralità della vita umana e della sua inviolabilità senza eccezioni non è dunque un piccolo problema o una questione che possa essere considerata relativa..." ... ma questo non è valso in passato per la Chiesa stessa, fino a poco più di cento anni fa Mastro Titta giustiziava e poi squartava santamente in nome del Papa Re, e tuttora la pena di morte non è stata ancora abolita dai codici della giustizia della città del vaticano

il liberismo selvaggio, il mercato sfrenato sono l'aberrante conseguenza della mercificazione di ogni cosa... ma lo IOR (banca vaticana) non ha mai aderito ad alcun trattato antiriciclaggio di denaro sporco ed il vaticano è lo stato più ricco del mondo,...

che relativisti 'sti clericali!!!
e che ipocrisia!
sempre col dito puntato contro la pagliuzza degli uomini e dimentichi delle loro travi!

Anonymous said...

senza andare a cento anni fa, basta fermarsi alle conversioni forzate in yugoslavia, che dopo la prima guerra mondiale hanno visto vescovi e preti uccidere e torturare migliaia di persone (il vaticano lo sapeva, è documentato).Pochi anni fa, se non fosse stato per l'intervento di giornalisti che hanno pubblicato questi documenti, Giovanni Paolo II stava per beatificare l'arcivescovo responsabile di tutto questo... E che dire dei nazisti a cui il Vaticano ha permesso la fuga all'estero?