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Friday, April 15, 2005

Super Oriana. Super Donna

Malvino ha fatto l'opera che ero reticente a fare, ma andava fatta. L'opera di smontaggio dell'intervista a Oriana Fallaci sul caso di Terri Schiavo (su Il Foglio del 13 aprile), opera che consiglio a tutti per farvi un'idea di quel sopravvalutato personaggio che risponde al nome di Oriana Fallaci: «L'anziana signora che sul tram prende a ombrellate in testa l'eurarabico meticcio» e poi si sfoga con un sproloquio sulla vicina: "Signora mia... che tempi!". Non è il merito, sono gli argomenti, i toni, la supponenza di una "giornalista" che i fatti vengono dopo il suo ego stratosferico, dietro i suoi pregiudizi, dietro il suo "istinto femminile", insomma, in fondo a tutto. Sbagliò fin dall'inizio, sul Vietnam, e oggi cavalca quei sentimenti popolari comprensibili finché popolari, inaccettabili da chi si vorrebbe addirittura "storica".

L'intervista crolla subito perché la premessa della Fallaci rende inutili le due paginone che rimangono da leggere. Dopo i trucchetti retorici facili facili per presentarsi, senza spiegarci come fa a saperlo, si dice certa della cosa più controversa, che la povera Terri «capiva, che pensava, che ragionava». Io che sono stato contrario alla decisione di staccare il feeding tube non lo sono stato perché sapevo, ma perché dubitavo. Della volontà di Terri prima di tutto. Non essendo accertabile, ed essendoci dei suoi cari disposti a occuparsene, a me sembrava di buon senso affidarla ai genitori e, nel dubbio, scegliere pro-life.

Dubitavo della lite tra i genitori e il marito, di mezzo c'era quel milione e tutti immaginiamo gli interessi. Ma la Fallaci no: "Signora mia... quel Michael", «l'ho studiato con cura il suo personaggio... il cameriere nei ristoranti della Pennsylvania... non aveva neppure il denaro necessario a pagare l'affitto... e tantomeno aveva quello necessario a comprare la casa che ben presto il padre di Terri gli avrebbe regalato... già allora un marito manesco e portato all'adulterio... quelle scappatelle sessuali e sentimenatali». Beh, grandi argomenti, lei l'ha «studiato» il personaggio, come fosse un romanzo e non la vita vera con le sue ombre.

Dubitavo delle sentenze, perché quante volte il diritto è cinico e baro, eppure dal rimetterci al rule of law dipende quel patto che rende possibile la convivenza civile tra gli uomini. A volte è bizzarro, contrario al buon senso, con i suoi pur necessari formalismi. Dura lex sed lex, dicevano i latini, e su ogni dubbio deve aver prevalso la difesa del tutore legale come istituto. Insomma, dubitavo pro-life, ma la Fallaci e Ferrara sono irresistibilmente attratti da ogni forma di assolutismo morale.

E' il nuovo Foglio, la cui virata Malvino descrive così bene. Dov'è «l'analisi algida e asciutta, dov'è lo strumento spietato e sapiente, dov'è il bando ad ogni sentimentalismo d'accatto»? Invece «oggi è un lievitare di pagine su pagine gonfie di retorica, capziosa e roboante... bizzarro impasto di metodo leninista, dandismo neoguelfo e spavalderia strapaesana». Ah! dimenticavo... la battuta sull'edizione in edicola oggi:
«Oggi Il Foglio ha 24 pagine e costa solo 1 euro. Il noto buonsenso del suo direttore ha fatto in modo che ciascuna pagina non valesse più di 4,16 centesimi».

2 comments:

Anonymous said...

La battuta di Malvino è una boiata, visto che, per un giorno, le pagine del Foglio sono costate come quelle degli altri giornali, mentre ordinariamente costano e valgono di più.

Giusto, invece, smontare l'Oriana. D'altro canto la signora nasce come una classica "antropologicamente superiore". E questa categoria pensa di essere Dio quando è dalla parte sbagliata, figurati quando si converte a quella giusta! ;)
Friedrich

Anonymous said...

a me sa un po' di opportunismo quello del foglio: due anni fa scriveva "fuck you oriana", un anno fa rocca scriveva "chi è che scrive queste cose.....no, no...provate ancora...". E ora le si prostano ai piedi.

Mah...
aa
http://2twins.splinder.com