Pagine

Thursday, April 14, 2005

Si parla dell'ONU, ma viene in mente l'UE

L'Assemblea generale dell'OnuDavid Brooks, nel suo editoriale di oggi sul New York Times, non difende a spada tratta John R. Bolton, quel tipaccio designato da Bush per l'incarico di ambasciatore Usa all'Onu messo sotto torchio in questi giorni sia in Commissione al Senato sia sulla stampa.
«Non mi piace lo stile manageriale di Bolton. Né sono un gran fan delle sue vedute in politica estera. Non crede davvero di usare il potere americano per porre fine ai genocidi e promuovere la democrazia, ma è ridicolo dire che non crede nelle Nazioni Unite».
Brooks condivide infatti, la visione che Bolton ha delle Nazioni Unite e delle organizzazioni sovranazionali.
«La controversia su Bolton non riguarda se lui crede o meno nella missione dell'Onu, ma riguarda in quale missione dell'Onu noi crediamo. Dall'inizio, l'Onu ha avuto due missioni contrapposte: un luogo dove nazioni sovrane possono lavorare insieme per risolvere i problemi contro l'illusione di una governance globale».
Chi sostiene questa seconda missione vede in istituzioni come la Corte penale internazionale e l'Assemblea generale un «emergente corpo di diritto internazionale». Si genera «un'atmosfera» per la quale le decisioni prese da organizzazioni multilaterali sembrano avere maggiore legittimità rispetto alle posizioni delle nazioni democratiche. Ebbene, John Bolton è uno che in modo rude spiega perché l'idea di una governance globale è «una pericolosa illusione e che noi americani, come molti altri popoli non l'accetteremo mai».

Perché? 1) Non è democratica. Non possono essere legittimate autorità globali perché «non c'è democrazia globale». Le organizzazioni internazionali non possono essere definite dei legislatori, ma «meeting di elites non elette, di tecnocrati che prendono decisioni nel segreto e che parlano un linguaggio impenetrabile. Gli americani, come la maggior parte dei popoli, non sottoporrano mai neanche un po' della loro democrazia nazionale nell'interesse di una tecnocrazia multilaterale».
E qui viene drammaticamente in mente l'Unione europea con il vicolo cieco che ha imboccato.

2) Perché degenera in corruzione a causa della «mancanza di responsabilità democratica». 3) Perché «amiamo la nostra Costituzione e non accetteremo che un'altra legge abbia potere su di essa». «Come la maggior parte dei popoli (europei esclusi), non permetteremo alle organizzazioni internazionali di rovesciare le nostre leggi. Riteniamo la nostra Costituzione superiore alla disordinata autorità assegnata alla Corte criminale internazionale». 4) «Queste organizzazioni internazionali liberano le mani a regimi barbari e le legano a governi civili».

John Bolton ha il pregio di essere su queste posizioni. Ritiene che l'Onu possa essere «un forum efficace dove le nazioni possono lavorare insieme ma che non potrà mai essere un'autorità sovranazionale legittimata di suo». A volte affermare la propria indipendenza è poco diplomatico, ma gli Stati Uniti non accetteranno di affidarsi a una governance globale inefficace e priva di legittimità democratica. Noi popoli europei lo stiamo facendo a Bruxelles.

No comments: