Mi sono inoltrato con ragionevole ottimismo per le vie del centro di Roma fino a raggiungere, verso le 15,20, la bella piazza Farnese, proprio adiacente a Campo de' Fiori con il mercato della mattina in via di smobilitazione.
E si faceva fatica a entrare nella piazza, tanta era la calca. Quindi prometteva bene. Devo dire, invece, che sono combattuto nel fare un bilancio della manifestazione "Diritti ora!"
E' stata senz'altro chiassosa e festante ma assolutamente civile nei toni. Un po' d'ironia non mancava. I "Dico" non appassionano. C'era grande consapevolezza che non rispondono alla domanda di diritti soprattutto da parte degli omosessuali, per l'assenza, dall'impianto giuridico, di una chiara, e alla luce del sole, espressione di volontà da parte della coppia.
Tuttavia, non possono non essere registrate la banalità sconfortante degli interventi politici e l'ingenerosa, brutta accoglienza riservata a Benedetto Della Vedova da parte di un popolo "de sinistra" che ancora una volta si dimostra ottuso e fazioso.
Forse mi ero fatto delle illusioni, ma mi aspettavo anche più gente. Una dimostrazione di forza non c'è stata.
Purtroppo è mancata la spinta delle grandi organizzazioni. A giudicare dalle bandiere i Ds non c'erano proprio. Qualche bandiera della Cgil, qualcuna della Sinistra giovanile, poi lo Sdi, la Rosa nel Pugno, i radicali. I "big" sono rimasti alla larga e persino Marco Pannella, che c'era, non so perché non sia salito sul palco. Per il resto la folla era composta in gran parte dalla comunità omosessuale, romana e non solo. Eppure mi è parso che neanche le organizzazioni omosessuali abbiano saputo fare il pieno, riuscendo a mobilitare non più che il loro stretto seguito, poco più di una serata all'Alpheus. Quasi che tutto sommato le unioni civili non siano tra le priorità nemmeno dei gay, quelli non politicizzati, o che comunque il distacco dalla politica e la cura del privato siano il segno di questi tempi.
Purtroppo ho avuto la conferma che in questo paese la partecipazione politica spontanea è scarsa. Le grandi manifestazioni hanno luogo solo quando i grandi partiti, i sindacati, o le associazioni cattoliche, militarizzano i propri adepti. Se non si muovono questi non solo non si raggiungono i grandi numeri (milioni o centinaia di migliaia), nessuno se lo aspetterebbe, ma neanche i diecimila.
E qui veniamo a un tasto particolarmente dolente. Il balletto delle cifre sulle presenze alle manifestazioni è una delle cose che mi fanno davvero girare le palle.
Gli organizzatori dal palco, nel momento di punta, stimavano «almeno 50 mila» persone. Tra le 18 e le 19, quando la folla andava lentamente scemando, qualcuno azzardava persino 80 mila. La questura, stando a quanto leggo su Corriere.it, stima 20 mila.
Ora, facciamo un po' di calcoli. Dicesi «folla», come ben sanno gli ingegneri, quando 300 Kg pesano su un solo metro quadrato. Cioè, 4 persone a mq. E vi assicuro che si soffoca. Di più è fisicamente impossibile.
Piazza Farnese è circa 75 metri di lunghezza per 50 di larghezza: fanno 3750mq. Per 4, fanno 15 mila persone (per 3 fanno poco più di 11 mila). Se considerate il palco, i molti furgoni, l'edicola, i bar, lo spazio transennato retrostante le due fontante sui due lati corti, in cui per tutta la durata della manifestazioni si poteva camminare agevolmente, la mia stima è che dalle 15,30 alle 18 non c'erano più di 6-7-8 mila persone assiepate al centro della piazza. Poi, certo, bisogna considerare quanti in quelle ore sono passati, si sono fermati per qualche minuto e poi hanno proseguito la passeggiata del sabato pomeriggio. Campo de' Fiori, nel frattempo, era semi-vuota e il suo consueto traffico è iniziato come sempre verso sera. Siamo comunque ben lontani persino dalle stime della questura.
Questo, naturalmente, vale anche per San Giovanni, dove un milione di persone di sicuro non c'è mai entrato.
3 comments:
Non conosco le misure di Piazza San Giovanni, visto che non ci sono nemmeno arrivato, il giorno della manifestazione del centrodestra.
Non ci sono arrivato, perchè a circa un chilometro dalla piazza era impossibile andare ancora avanti: la strada era piena di gente fino alla piazza.
Quindi se nella piazza (come ho letto da più parti) non potevano starci più di 700.000 persone, ce n'erano tantissime anche nelle strade di accesso, tutte bloccate per diverse centinaia di metri da una marea di gente.
Se facciamo il calcolo della "folla" ciontenuta anche nelle strade adiacenti, magari il milione lo si supera pure.
Correggimi se sbaglio con le cifre, ma la realtà dei fatti che racconto l'ho vissuta di persona.
Ciao
Si puo' parlar chiaro?
Dei Dico non frega nulla a nessuno.
I conviventi nella stragrande maggioranza dei casi convivono perche' non vogliono prendere impegni, quando vogliono si sposano.
Gli omosessuali hanno spesso uno stile di vita che non prevede convivenze di lunga durata.
Quelli che fanno coppia fissa e seguono le idee del movimento Gay (minoranza di una minoranza di una minoranza) rivendicano non i Dico ma la equiparazione al matrimonio.
Basti citare l'esempio della Francia dove i Pacs sono contestati dai gay militanti come discriminatori.
Dato questo perche' stupirsi di un sostanziale fallimento in piazza(come al solito salvato dai media che hanno utilizzato inquadrature strettine e gonfiato le cifre)?
La verità è che questi 'dico' sono umilianti per tutti, anche per gli stessi omosessuali: non si è avuto nemmeno il coraggio di fare un provvedimento, forse giusto - forse no, PER loro, ma lo si è nascosto dietro un "tutte le convivenze", sapete "zio-nipote", "la nipote con la nonna malata", "tra amici studenti".
Perchè non avevano il coraggio di fare qualcosa di specifico, quindi più circoscritto e dedicato (quindi utile nel caso di specie..) ?
Perchè non hanno dato nuovi diritti pesanti, nulla di più di quanto gia tutelabile contrattualmente e gia da anni dalla Cassazione.
Il balletto dei numeri lascia il tempo che trova.
Una domanda, invece: puoi approfondire l'accoglienza riservata a Benedetto Della Vedova, al suo intervento e ai contenuti dello stesso, se c'è stato? Grazie
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